Nelle nostre città più grandi sono un avvistamento decisamente consueto, ma anche in provincia aumentano sempre di più i ristoranti che servono sushi o quelli che sfruttano la forma e la preparazione di questa pietanza giapponese per inserire del simil-sushi nei propri menu. Sono due indicatori importanti che ci segnalano quanto sia amato questo piatto nel nostro paese.
Una lunga storia d’amore
Oggi diamo per scontata la presenza dei piatti di origine giapponese nei nostri supermercati e nelle nostre strade: alghe nori, zuppe di miso e mirin sono facilmente reperibili e sushi e ramen sono diventati familiari per tantissimi. Va detto però che non fu un inizio semplice: nel 1976 Minoru Hirazawa ebbe problemi a trovare gli ingredienti per cucinare nel ristorante Tokio di Roma, il primo giapponese d’Italia. Quel posto non esiste più, ma gli sopravvive Poporoya, che Hirazawa aprì l’anno successivo a Milano ed è il più longevo sushi bar della nostra nazione.
Perché piace il sushi?
Porzioni piccole, adatte anche a una pausa pranzo veloce; ingredienti freschissimi (sempre che si stia mangiando in un luogo di qualità!); versatilità dell’ambiente – si va dal molto formale all’informale a seconda del locale: è per questi motivi che sushi e sashimi, e gli altri piatti della tradizione giapponese, sono così amati dagli italiani!